ll prestito a protestati senza la cessione del quinto è un’opzione di finanziamento non semplicissima da ottenere. Il motivo risiede nel fatto che le società finanziarie o gli istituti di credito, hanno la tendenza a proporre i loro prodotti solamente a persone dal reddito sicuro e dimostrabile, come lavoratori dipendenti oppure pensionati. Le alternative possibili al quinto consistono prevedono quindi la presenza di un garante o forme di tutela in grado di fornire maggiori sicurezza agli enti emittenti. Vediamo insieme come ottenere tali forme di prestiti.
Quali prospettive per i finanziamenti senza cessione del quinto?
Coloro che cercano finanziamenti per cattivi pagatori senza la tradizionale cessione del quinto, possono accedere ad altre forme di prestito, ovviamente sempre con la verifica preventiva della storia creditizia del richiedente da parte dell’istituto emittente. Tali opzioni sono:
• Finanziamento con garante
• Finanziamento con beni in pegno
• Finanziamento con ipoteca
• Finanziamento con rendite a garanzia
• Finanziamento con cambiale
Prestiti con garante
Solitamente, per coloro che non possono o non vogliono accedere alla cessione del quinto, viene proposta la fideiussione, ovvero un finanziamento che prevede la presenza di coobbligato, definito garante. Nel qual caso il richiedente del prestito dovesse diventare insolvente, entra in gioco il garante continuando a garantire il pagamento delle rate previste dal piano di ammortamento.
Tale forma di prestito viene concessa in maniera piuttosto agevole ai cattivi pagatori, ma la verifica della storia creditizia del coobbligato, quindi della solidità finanziaria del garante, è molto stringente. In altre parole il garante non deve aver avuto nessuna tipologia di disguido in passato.
Prestiti con beni in pegno
Questa forma di finanziamento, solitamente prevede una richiesta di denaro piuttosto contenuta. Alcune società finanziarie consentono di impegnare dei beni come garanzia della somma richiesta, ma chiaramente il meccanismo prevede dei passi obbligati:
• Stima da parte di un perito del valore del bene
• Somma concessa in prestito pari al valore stimato
• Restituzione del bene impegnato a fine ammortamento
• Vendita all’asta, da parte dell’ente emittente, del bene impegnato nel momento in cui il richiedente del prestito diventasse insolvente.
I beni che solitamente sono accettati come garanzia, sono gioielli e oro, oggetti che conservano il valore e sono in grado di coprire il valore del prestito se dovessero essere messi all’asta.
Prestito con ipoteca
Fornendo come garanzia del prestito un immobile, le probabilità di ottenere la somma richiesta, in assenza dei requisiti standard di solvibilità e del quinto dello stipendio, si alzano notevolmente. Tale forma di finanziamento è solitamente consigliata a coloro che necessitano di somme piuttosto cospicue, tenendo presente che l’immobile rimane a tutti gli effetti di proprietà del richiedente, e che verrà preso in considerazione solamente nel qual caso questo diventi insolvente.
Una rendita finanziaria come garanzia
Alcuni enti emittenti, offrono la possibilità di fornire come garanzia del pagamento del prestito concesso, delle rendite finanziarie, che solitamente possono consistere nell’affitto di un immobile, che sia chiaramente registrato regolarmente, oppure un capitale vincolato che stia generando interessi. Per accedere a tali forme di finanziamento, il richiedente deve poter essere in grado di dimostrare la titolarità della rendita per il periodo previsto dal piano di ammortamento. Tale condizione potrebbe non essere semplice da rispettare in caso di importi elevati con piani di rientro a lungo termine.
Prestiti con cambiali
Tale forma di finanziamento, rappresenta di fatto una soluzione estrema adottabile nel momento in cui tutte quelle descritte precedentemente non possano essere adottabili. Le cambiali sono dei titoli di credito che svolgono la precisa funzione di garanzia per l’ente emittente. Nel caso in cui il richiedente dovesse diventare insolvente difatti, anche con il mancato pagamento di un solo titolo, la società finanziaria può richiedere il pignoramento di uno o più beni di proprietà del debitore, per rientrare della somma concessa.
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